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Il conflitto ereditario è quasi sempre preannunciato sin dalla fase dell’apertura della successione.

Non è infrequente che, all’apertura della successione, vi sia poca o addirittura nessuna partecipazione di uno o più degli altri eredi. Questa situazione può essere già un avvisaglia di una situazione che potrebbe sfociare in un conflitto ereditario.

Come pure può essere che il conflitto ereditario sia già palese prima ancora dell’apertura della successione ereditaria. Ciò succede quando, ad esempio, elargizioni ricevute in vita siano state già oggetto di disputa tra i familiari già durante la vita del de cuius.

Lo stesso può accadere anche quando uno degli eredi abbia approfittato di prelievi e giroconti dai conti correnti bancari del defunto, introitando la disponibilità di denaro e utilizzandole per scopi propri.

Il primo passo dopo l’apertura della successione

Molti confondono l’adempimento della presentazione della dichiarazione di successione con le problematiche che si verificano in ambito successorio.

La dichiarazione di successione è un adempimento di natura meramente fiscale. La presentazione della dichiarazione di successione può essere perfezionata anche su iniziativa di un solo erede. L’erede più diligente ed attivo potrà poi recuperare dall’altro o dagli altri eredi la quota parte dell’imposta di successione anticipata.

Pertanto, la inesistente o scarsa partecipazione nel perfezionare questo adempimento da parte degli altri eredi non è un problema vero e proprio.

La mancanza di partecipazione a questo adempimento può però essere indicativa di un conflitto latente. Di fronte all’inattività dell’altro erede o degli altri eredi si possono celare scenari non proprio semplici da gestire.

Cosa scatena il conflitto ereditario?

Le situazioni più frequenti riguardano donazioni effettuate in vita a favore di un erede prediletto a discapito degli altri o dell’altro erede.

Se l’erede che ha ricevuto una donazione rimanere silente o poco partecipativo è probabile che sia in attesa di comprendere se l’altro erede gli contesterà quanto ricevuto.

Rimane silente però, all’apertura della successione, anche chi non ha ricevuto nulla durante la vita del defunto. Questo erede starà probabilmente cercando di comprendere cosa sia meglio fare.

L’erede silente che non ha goduto di donazioni infatti è pervaso da diversi pensieri che vanno dal capire giuridicamente la situazione al comprendere se è il caso di aprire un conflitto ereditario con il proprio congiunto, nonché erede.

Come gestire il conflitto ereditario?

Il conflitto ereditario non deve necessariamente sfociare in un conflitto giudiziario.

In effetti, un serio tentativo stragiudiziale volto alla composizione della controversia può essere assolutamente risolutivo.

E’ una fase delicata e va gestita con cura e pazienza.

Il nostro ordinamento prevede poi che in ambito successorio il tentativo di mediazione avanti ad un Organismo di mediazione sia condizione di procedibilità della domanda.

Pertanto, prima di arrivare avanti all’Autorità giudiziaria ci sono diverse possibilità di comporre il conflitto successorio.

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