Una delle forme di testamento più utilizzate è quella del testamento olografo, in quanto più pratico ed economico.
Ciò, in effetti, è vero se si pensa che il testatore potrà redigere questo testamento di proprio pugno e a casa propria.
Tuttavia, il testamento olografo, a pena di invalidità, deve essere redatto ai sensi dell’art. 602 Cod. Civ.
I) Anzitutto, il testamento olografo deve essere redatto integralmente a mano dal testatore, a pena di nullità.
Non potrà ritenersi valido, ad esempio, un testamento scritto al computer o da un terzo soggetto, se pure sottoscritto con firma olografa del testatore e/o sotto dettatura dello stesso.
Attenzione anche ai testamenti contraffatti, ossia scritti da altri soggetti e imputati al testatore: la loro autenticità potrà essere smascherata con una perizia calligrafica!
E’ valido invece il testamento scritto sotto forma di lettera che faccia riferimento anche a circostanze ulteriori e personali rispetto alla mera disposizione dei propri beni.
Nel testamento olografo, ad esempio, si potranno indicare le modalità di sepoltura o riservare ai propri eredi dichiarazioni d’affetto.
II) Un secondo requisito importante è quello della data: il testamento olografo deve essere datato dal testatore, con indicazione del giorno, del mese e dell’anno.
La data può essere apposta sia prima che dopo le disposizioni di ultima volontà: l’importante è che venga apposta per evitare l’invalidità del testamento.
Invece, la data incompleta o impossibile è equiparabile alla mancanza di data e rende il testamento invalido.
Più precisamente, la data incompleta o impossibile o addirittura l’assoluta mancanza della data rende il testamento annullabile.
III) L’ultimo requisito importante è costituito dal fatto che il testamento deve essere sottoscritto con firma autografa dal testatore, a pena di nullità del testamento.
E’ possibile sottoscrivere il testamento firmandosi “mamma”, “papà”, “nonna” o simili, purché dall’atto risulti da chi proviene il testamento.
In ogni caso, è preferibile che il testamento venga sottoscritto con la firma di solito utilizzata dal testatore per evitare contestazioni di sorta.