Il progetto di divisione si ottiene nell’ambito di una procedura giudiziaria, volta allo scioglimento della comunione ereditaria.
E’ devoluta ad un professionista, nominato dal Giudice, la formazione del progetto di divisione.
A cosa serve il progetto di divisone?
Sulla scorta della stima del compendio relitto viene preparato dal Professionista incaricato un progetto di divisione, composto da gruppi di beni omogenei da dividersi tra gli eredi.
I lotti, che formano il progetto di divisione, dovrebbero essere equiparabili tra loro, in modo tale da poterli attribuire indistintamente all’uno o all’altro erede, assicurando e garantendo parità tra gli stessi.
L’assegnazione all’uno o all’altro erede può avvenire tramite sorteggio.
In effetti, è principio del nostro ordinamento quello di procedere allo scioglimento della comunione dell’eredità, se possibile, in natura, ovverosia attribuendo ad ogni erede i beni relitti del valore corrispondente alla sua quota.
Ma se i beni non sono divisibili?
Se i beni non sono comodamente divisibili non è possibile comporre un progetti divisionale contenente porzioni di beni uguali.
In tal caso, è possibile che venga disposta la vendita dell’intero compendio divisionale.
Cosa si può fare nel caso, al posto del progetto divisionale, venga disposta la vendita dei beni ereditari?
E’ possibile opporsi, chiedendo, ad esempio, l’accertamento del fatto che i beni caduti in successione siano comodamente divisibili in parti corrispondenti alle quote degli eredi.
E’ pure possibile chiedere l’assegnazione di eventuali conguagli in denaro maggiorati di rivalutazione ed interessi.
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