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Ultimo aggiornamento 17 Giugno 2021

Può accadere di essere chiamati all’eredità dello Zio, o della Zia, o più in generale di un parente, con il quale non si avevano rapporti da diverso tempo.

E’ il caso ad esempio dell’eredità della Zia o dello Zio, fratello o sorella di un proprio genitore, deceduto senza lasciare prole o ascendenti di sorta.

Cosa fare dunque se si è chiamati all’eredità di una Zia o di una Zio o di un parente ritrovato?

Il primo passo è verificare l’esistenza di un testamento.

In questo caso, specialmente se non si avevano rapporti con il de cuius, bisogna infatti verificare nel Registro dei Testamenti Pubblici o per il tramite di verifiche con il Consiglio del Notariato, se il soggetto aveva testato.

Se il testamento non c’è…

Se si accerterà che lo Zio, o la Zia, non ha testato ed è  deceduto senza lasciare prole, genitori o nonni, fratelli o sorelle, i chiamati all’eredità potranno essere i nipoti (figli del fratello o della sorella premorti allo Zio/Zia).

I nipoti sono chiamati all’eredità in parti uguali tra loro, così se i nipoti sono due, a ciascuno di essi spetterà il 50%, se sono quattro il 25% e così via.

Più in generale, nella successione legittima, l’eredità si devolve al coniuge, ai discendenti (figli o figli dei figli), ai genitori, agli ascendenti, ai collaterali entro il sesto grado e, in mancanza di parenti entro il sesto grado, l’eredità si devolve allo Stato.

Tra questi soggetti il grado più prossimo esclude quello successivo, cosicché se ci sono i figli, ad esempio, i genitori sono esclusi.

Se c’è il testamento…

La seconda ipotesi è quella in cui lo Zio, o la Zia, sia deceduto/a lasciando testamento.

Lo scenario cambia, infatti, qualora il de cuius, nel nostro caso lo Zio, o la Zia, abbia redatto valido testamento, lasciando tutto alla badante o al portinaio o a chiunque altro.

In tal caso, i figli dei fratelli del de cuius non potranno invocare la successione legittima e, in linea di principio, non saranno chiamati a succedere allo Zio, o alla Zia.

La Legge, infatti, attribuisce una quota intangibile (che non può essere lesa neanche dal testamento) di eredità solo al coniuge, ai discendenti e agli ascendenti.

Quindi, solo il coniuge, i discendenti e gli ascendenti avranno diritto a reclamare la quota di legittima e potranno agire nei confronti di un testamento che non tenga conto della quota di eredità attribuita loro di diritto.

Dopo aver verificato se esiste o meno il testamento, occorrerà verificare se l’eredità dello Zio, o della Zia, sia un’eredità attiva e non passiva. Infatti, in quest’ultimo caso, per evitare di far fronte ai debiti dello Zio o della Zia con il proprio patrimonio personale, bisognerà valutare bene se è il caso di accettare l’eredità.

Effettuati questi passaggi, accertato che si tratti di un’eredità attiva, si potrà procedere con la presentazione della dichiarazione di successione.

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