Assegnazione della casa familiare: di cosa si tratta?
L’art. 337 sexies Cod. Civ. conferisce al Giudice il potere di assegnare la casa familiare al coniuge presso il quale vengono collocati i figli. Tanto a prescindere dal fatto che il coniuge sia titolare dell’immobile.
L’assegnazione della casa familiare prevede che il godimento della casa familiare venga attribuito al coniuge collocatario, nel prioritario interesse dei figli a permanere nell’ambiente domestico.
La sua funzione
L’assegnazione della casa familiare, infatti, risponde all’esigenza di conservare l’habitat domestico, inteso come il centro degli affetti, degli interessi e delle consuetudini in cui si esprime e si articola la vita familiare.
E’ possibile ottenere l’assegnazione della casa familiare anche in assenza di figli?
Può accadere che i coniugi abbiano vissuto la loro vita familiare in un immobile acquistato da un coniuge.
Un esempio abbastanza comune..
Il caso di scuola è quello di un coniuge che, sacrificando le proprie ambizioni lavorative e in accordo con il consorte, lo abbia seguito all’estero per permettergli di ricoprire ruoli di prestigio all’interno di realtà multinazionali.
Il coniuge, in sede di separazione, può richiedere l’assegnazione della casa familiare sebbene dall’unione coniugale non siano nati figli?
No. La concessione del beneficio dell’assegnazione della casa familiare è subordinata all’imprescindibile presupposto dell’affidamento di figli.
Ovviamente, ai fini della concessione del beneficio rileva l’esistenza di figli minori o di figli maggiorenni ed economicamente non autosufficienti.
Sul punto, la Giurisprudenza ha precisato che la normativa in materia “ha carattere eccezionale ed è determinata nell’interesse esclusivo della prole, sicché essa non è applicabile al coniuge non affidatario, ancorché avente diritto al mantenimento” (Cass. Civ. n. 1491/2011).
In altri termini, nell’ipotesi in cui l’immobile sia di proprietà di uno solo dei due coniugi e manchino figli in possesso dei requisiti anzidetti, il titolo di proprietà vantato dal coniuge preclude l’assegnazione dell’immobile all’altro coniuge.
Il Consiglio dell’Avvocato
“Sebbene in assenza di figli il coniuge non può aspirare a vedersi concedere il predetto beneficio – spiegano gli Avv.ti Alessandra Giordano ed Elena Laura Bini – la circostanza che il coniuge abbia a rinunciato alla propria carriera personale per dedicarsi completamente alla vita familiare rileva sotto il profilo del diritto del coniuge a percepire un assegno di mantenimento“.