L’erede può svolgere vere e proprie indagini sui rapporti bancari del de cuius, nonché su quelli finanziari ed assicurativi dello stesso.
E’ sancito, infatti, un vero e proprio diritto in capo all’erede di ottenere dagli Istituti di Credito e dalle Compagnie Assicurative informazioni relative ai rapporti bancari del de cuius, nonché su quelli finanziari ed assicurativi che facevano capo allo stesso.
L’art. 119 del Testo Unico Bancario (D.lgs. 1 settembre 1993, n. 385) statuisce che «il cliente, colui che succede a qualunque titolo e colui che subentra nell’amministrazione dei suoi beni, hanno diritto di ottenere, a proprie spese, entro un congruo termine e comunque non oltre novanta giorni, copia della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni».
Ai sensi poi degli artt. 7 e 9, terzo comma, Codice della Privacy, chi ha un interesse proprio o agisce a tutela dell’interessato o per ragioni familiari meritevoli di protezione, può avere accesso ai dati personali concernenti persone decedute.
Così, la Banca, la Compagnia Assicurativa e così via sono obbligate ad evadere la richiesta dell’erede, senza avere la possibilità di rifiutarsi.
Vi è un solo limite di natura temporale: lo storico fornito dagli Enti potrà essere relativo solo agli ultimi 10 anni.
In alternativa, l’Ente si esporrebbe ad una azione giudiziaria, che potrebbe anche essere corredata da una domanda di risarcimento danni.
Così, chiunque rivesta la qualifica di erede ha diritto ad ottenere dall’Istituto di Credito/Assicurativo/Finanziario le seguenti informazioni:
- a) se e quali rapporti de cuius intratteneva con questi (conto corrente, polizze vita, conto titoli, libretti di risparmio, cassette di sicurezza etc.);
b) lo stato di tali rapporti (se estinti e quando o se attivi da quando);
c) le movimentazioni bancarie e i saldi (tramite l’invio di estratti conto);
d) il dettaglio di eventuali operazioni (copie assegni, bonifici etc.).
Le indagini di questo tipo sono, a volte, necessarie per la ricostruzione del patrimonio ereditario, per la sua stima e per la sua divisone.
Ottenute poi le informazioni e i relativi documenti, si potranno individuare prelievi anomali, donazioni indirette e utilizzi impropri del conto corrente ad insaputa del de cuius, che potranno così essere contestati a chi ne ha beneficiato.
L’erede leso potrà allegare la documentazione ottenuta per ottenere la reintegrazione della sua quota di eredità.
Lo Studio Legale Lambrate informa…
Lo Studio Legale Lambrate informa che sta già operando su casi aventi ad oggetto l’argomento de quo ed è, quindi, a disposizione per una preliminare valutazione della fondatezza delle Vostre pretese.
Lo Studio Legale Lambrate esegue indagini presso gli Enti creditizi ed assicurativi, onde poi, a seguito di uno studio approfondito della documentazione ottenuta, contestare in nome e per conto dell’erede eventuali donazioni indirette a chi ingiustamente ne ha beneficiato.
Tutti coloro che ritengano di aver subito pregiudizio potranno rivolgere la loro richiesta all’indirizzo e-mail info@studiolegalelambrate.it o al numero di telefono 02.39562550.
Le richieste verranno esaminate dagli Avvocati, che forniranno riscontro nel più breve tempo possibile.