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La retta della casa di riposo può in cui vive il proprio genitore diventare un problema quando le risorse dell’anziano non sono sufficienti.

Spesso gli anziani necessitano di cure ed assistenza costante che i figli, per diverse ragioni, non sono in grado di garantire.

In tali casi, alcune famiglie optano per l’assunzione di una badante, in altri, per il ricovero presso una struttura di cura.

La seconda ipotesi è spesso la più dispendiosa a livello economico.

La retta della casa di riposo potrebbe essere superiore rispetto alla pensione percepita.

Chi deve contribuire a versare la differenza? I figli sono obbligati a corrispondere la quota parte mancante?

Si, i figli potrebbero essere chiamati a corrispondere la quota mancante se questa è assimilabile agli alimenti.

Il diritto agli alimenti.

Come è noto, sussiste un diritto alimentare della persona che si trova in stato di bisogno economico.

Presupposto indefettibile del diritto agli alimenti è che il soggetto richiedente versi in uno stato incolpevole di bisogno.

In altri termini, il soggetto richiedente non deve disporre di sufficienti risorse necessarie per soddisfare le sue primarie esigenze di vita.

Si tratta di un diritto personalissimo, intrasmissibile, irrinunciabile, imprescrittibile, impignorabile ed inalienabile.

I figli sono soggetti obbligati a corrispondere gli alimenti al proprio genitore.

L’art. 433 Cod. Civ. indica le persone tenute a versare l’obbligo alimentare. Tra questi, sono annoverati i figli, senza alcuna distinzione tra i figli legittimi, naturali o adottivi.

Se la pensione percepita dal genitore è insufficiente a coprire la retta della casa di riposo, i figli potrebbero essere chiamati a corrispondere gli alimenti e, quindi, ad integrare la pensione a copertura della somma mancante.

Ai sensi dell’art. 433 Cod. Civ., infatti, il genitore in stato di bisogno potrà citare in giudizio i propri figli per vedersi accertare il suo diritto a percepire gli alimenti nella misura necessaria a garantire la copertura, in tutto o in parte, della retta di degenza della casa di riposo.

Se l’anziano è sottoposto ad amministrazione di sostegno?

L’amministratore di sostegno potrà agire in giudizio per tutelare i diritti dell’amministrato nei confronti dei soggetti obbligati a versare gli alimenti.

Il Consiglio dell’Avvocato

In caso di più soggetti obbligati, ad esempio più figli, tutti dovranno partecipare all’obbligo alimentare, in misura proporzionale alla loro capacità economica. La misura degli alimenti, infatti, non è necessariamente ripartita in parti uguali tra i figli. L’importo da corrispondere dipenderà dalla capacità economica di ciascun soggetto obbligato. Per tale ragione è opportuno dimostrare, con ogni mezzo utile, la reale situazione economica di ciascun figlio. Ciò permetterà al giudice di avere tutti gli elementi sufficienti per decidere sia in merito alla misura degli alimenti sia alla quota che dovrà essere corrisposta da ciascun obbligato.


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