In un momento di crisi economica può capitare di sottovalutare un creditore e così di ritrovarsi ad affrontare, ad esempio, il pignoramento della casa o della propria autovettura.
Buone regole per evitare la notifica del pignoramento…
Anzitutto, occorre curare tutte le richieste di pagamento provenienti dai propri creditori, spiegando loro di essere in un momento di difficoltà economica.
E’ questo il vero presupposto per evitare che il creditore si senta preso in giro e non accetti i piani di rientro eventualmente proposti.
In relazione poi ai piani di rientro da proporre al creditore è opportuno che questi tengano conto delle reali possibilità della società o della persona fisica debitrice.
Altrimenti potrebbero rivelarsi inutili e fonte di ulteriore insoddisfazione da parte del creditore, che a quel punto potrebbe non fidarsi più.
… e se arriva il pignoramento?
Se si arriva al pignoramento della casa o dell’autovettura non è detto che non ci sia più nulla da fare…
Infatti, la normativa viene in soccorso del debitore e dei suoi beni!
Il debitore esecutato può evitare il pignoramento versando la somma dovuta oppure può domandare una rateizzazione del debito ex art. 495, quarto comma, Cod. Proc. Civ.
In caso di pignoramento di beni mobili (come l’autovettura, ad esempio) o di beni immobili, il debitore, in caso di giustificati motivi, può chiedere al Giudice dell’esecuzione la rateizzazione del debito in un massimo 48 rate mensili.
L’istanza di conversione del pignoramento mobiliare o immobiliare ex art. 495 Cod. Proc. Civ. deve essere accompagnata dal pagamento di 1/6 del debito.
L’Avv. Alessandra Giordano precisa che occorre non farsi prendere dal panico della difficoltà economica subita, ma di affrontare la situazione tempestivamente al fine di trovare una soluzione ragionevole.
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