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Ridurre il canone di locazione a causa del Covid- 19 è possibile?

Il conduttore può fare richiesta di ridurre il canone di locazione, stante la grave crisi economica che ha investito il paese?

Quali tutele esistono per il locatore al quale è richiesto di ridurre il canone di locazione?

E’ noto a tutti che il lockdown e le misure di contenimento hanno piegato l’economia del Paese.
Misure doverose, vista la grave emergenza sanitaria in atto, che hanno, però, determinato la paralisi di gran parte del nostro sistema economico.

Il credito di imposta per gli immobili della categoria C/1

Molte attività sono state sospese e sostenere il costo dell’affitto o della locazione è diventato un problema per molti.
Al momento, il Governo è intervenuto con una misura rivolta ai soli immobili rientranti nella categoria catastale C/1.
Per questi, l’articolo 65 del Decreto Cura Italia prevede un credito d’imposta a favore dei soggetti esercenti attività di impresa, nella misura pari al 60 per cento delle spese sostenute per il mese di marzo 2020 per canoni di locazione.

Il locatore ha interesse a ridurre il canone di locazione?

E’ viva in molti locatori la preoccupazione che il conduttore non versi regolarmente i canoni di locazione.
L’assenza di liquidità per il conduttore, dovuta al fatto che l’attività è totalmente paralizzata, potrebbe comportare ritardi nella corresponsione del canone, l’omesso versamento dei canoni di locazione o, nei casi più gravi, richieste di recesso dal contratto di locazione.
Il locatore,poi, corre il serio rischio di dover versare imposte sui canoni che potrebbe non incassare.

Il Conduttore può chiedere di ridurre il canone di locazione.

Il conduttore, per parte sua, potrebbe non riuscire ad onerare il versamento dei canoni di locazione ed accumulare debiti che non sa quando e se potrà ripianare.

Ridurre il canone di locazione è possibile!

Esiste una soluzione: è opportuno che le parti collaborino secondo buona fede per trovare un accordo. Questo accordo potrà prevedere la riduzione dei canoni di locazione per alcune mensilità.
Ciò consentirà di dar agio al conduttore e di preservare il contratto di locazione (a vantaggio del locatore che difficilmente potrà riallocare il bene).

Il locatore dovrà versare imposte sui canoni non riscossi?

No.
Il locatore che riduce i canoni di locazione per incontrare le difficoltà finanziarie del locatore se formalizza l’accordo, registrandolo presso l’Agenzia delle Entrate, non pagherà le imposte sui canoni non riscossi.

L’accordo per ridurre il canone di locazione può riguardare anche immobili ad uso abitativo?

L’accordo di riduzione del canone può riguardare gli immobili privati ad uso abitativo, così come i locali commerciali, indipendentemente dalla durata del contratto o dal regime di tassazione (ordinaria o cedolare secca).

Cosa deve contenere l’accordo per ridurre il canone di locazione?

E’ importante che nell’accordo ci sia l’espressa determinazione della riduzione del canone di locazione  in ragione dell’emergenza da covid-19. E’ altresì fondamentale che l’accordo abbia data certa.

Di norma tali accordi devono essere registrati entro 30 giorni presso l’Agenzia delle Entrate, ma in questo periodo tale registrazione potrebbe risultare complessa a causa della chiusura al pubblico degli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
Pertanto, è opportuno, non appena possibile, che tale accordo venga correttamente registrato presso il competente Ufficio dell’Agenzia delle Entrate.
Onde evitare di perdere tali benefici è però necessario gestire correttamente la pratica. Lo Studio Legale Lambrate si avvale della consulenza dello Studio Tributario Nava per la gestione fiscale delle richieste di riduzione del canone di locazione.
Se invece la situazione è di totale gravità si può pensare a sciogliere il vincolo contrattuale.
Per avere ulteriori informazioni è possibile inviare un’email a info@studiolegalelambrate.it.

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