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Calcolo dell’assegno di mantenimento, se eseguito correttamente, può produrre la cessazione di moltissime controversie tra coniugi e tra genitori.

Quando si parla di contributo di mantenimento, tanto del figlio quanto del coniuge, non ci si sofferma sul fatto che alla base vi è un calcolo matematico.

Del resto, se la coperta è corta, a poco serve tirarla.

Come viene eseguito il calcolo dell’assegno di mantenimento?

Anzitutto, occorrerà verificare il reddito dell’uno e dell’altro litigante, sia per il caso del contributo di mantenimento devoluto al figlio, sia per quello di spettanza dell’altro coniuge.

Andranno poi censite e quantificate le spese familiari necessarie e così, ad esempio, mutuo, spese condominiali, utenze, le spese necessarie per il figlio o per i figli etc.

Le spese familiari anzidette vanno poi proporzionate al reddito disponibili dei litiganti, equilibrando il reddito che permane nella disponibilità di ciascuno.

Va infine considerato il tenore goduto in precedenza, cercando, nei limiti delle risorse economiche, ancora a disposizione, di preservarlo, specie per i figli.

Come pure va considerato pure il patrimonio immobiliare di proprietà di ciascuno e la sua incidenza sulle condizioni di vita.

Su quest’ultimo aspetto si segnala una recentissima Cassazione, 3 maggio 2023, n. 11613, sulla scorta della quale nell’accertamento della capacità reddituale e patrimoniale del coniuge, ai fini della determinazione degli assegni da lui dovuti a titolo di contributo per il mantenimento del figlio e del coniuge, secondo l’orientamento della giurisprudenza di legittimità, assumono rilievo anche altri elementi di ordine economico, o comunque apprezzabili in termini economici, potenzialmente incidenti sulle condizioni delle parti, quali la titolarità di un consistente patrimonio, immobiliare o anche mobiliare, ed il possesso di beni, eventualmente anche di proprietà di terzi, ma dei quali esse possano disporre continuativamente, e che appaiano idonei a permettere alle stesse la conduzione di uno stile di vita particolarmente agiato e lussuoso”.

Queste semplici operazioni matematiche, da eseguirsi con calcolatrice alla mano, producono un calcolo dell’assegno di mantenimento equo e ragionevole.

Pure il Giudice esegue il calcolo dell’assegno di mantenimento?

Ebbene sì i criteri di calcolo dell’assegno di mantenimento sono seguiti dal Giudice, il quale del resto non può neppure farne a meno per arrivare ad una quantificazione e determinazione.

Lo Studio Legale Lambrate informa…

Lo Studio Legale Lambrate è a disposizione per una disamina del Vostro caso, che potrete sottoporci scrivendo a info@studiolegalelambra.it.

Vedi anche:

La cessazione dell’obbligo di mantenimento di un figlio maggiorenne

Versamento diretto del mantenimento al figlio: è possibile richiederlo?

Mantenimento minori: i nonni devono contribuire?